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Monferrato

Nel contesto della globalizzazione, le risorse che davvero contano sono quelle create socialmente e il territorio è il luogo in cui tali risorse trovano lo sbocco conseguente. Ecco allora che il mantenimento di questo vantaggio sostenibile di valori si identifica con la necessità di tutela non solo dell’immagine, ma di conservazione dell’ambiente e della vigna ispirati alla difesa della natura.

Da queste premesse, la “poesia della terra” porta Cecilia alla conduzione biologica del vigneto e della cantina.

 
Grappolo d'uva

Nel contesto della globalizzazione, le risorse che davvero contano sono quelle create socialmente e il territorio è il luogo in cui tali risorse trovano lo sbocco conseguente. Ecco allora che il mantenimento di questo vantaggio sostenibile di valori si identifica con la necessità di tutela non solo dell’immagine, ma di conservazione dell’ambiente e della vigna ispirati alla difesa della natura.

Da queste premesse, la “poesia della terra” porta Cecilia alla conduzione biologica del vigneto e della cantina.

Monferrato

Biologico

Nasce Poggio Ridente, dal nome del vigneto su cui allignano i vitigni di Barbera e Albarossa ai quali si è aggiunto un nuovo impianto di 3 ettari di nuovi filari di Pinot Nero, Viognier e Riesling, mentre in Viarigi si trova il vigneto di Ruchè.

“Io credo – commenta Cecilia – che al di là delle normative e delle certificazioni di legge, la tutela del consumatore imponga il diritto e il dovere del vignaiolo di indicare l’origine e la naturalità delle materie prime, la loro tipologia, i metodi di trasformazione, di conservazione e di confezionamento usati. La qualità di un prodotto diventa così espressione non di regole formali, ma della qualità della vita e dell’ambiente a cui io personalmente aspiro”.

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Nasce Poggio Ridente, dal nome del vigneto su cui allignano i vitigni di Barbera e Albarossa ai quali si è aggiunto un nuovo impianto di 3 ettari di nuovi filari di Pinot Nero, Viognier e Riesling, mentre in Viarigi si trova il vigneto di Ruchè.

“Io credo – commenta Cecilia – che al di là delle normative e delle certificazioni di legge, la tutela del consumatore imponga il diritto e il dovere del vignaiolo di indicare l’origine e la naturalità delle materie prime, la loro tipologia, i metodi di trasformazione, di conservazione e di confezionamento usati. La qualità di un prodotto diventa così espressione non di regole formali, ma della qualità della vita e dell’ambiente a cui io personalmente aspiro”.

 

Biologico

In tutto l’azienda conta 20 ettari di cui 13 vitati, circondati da boschi e siepi, posti ad oltre 450 metri di altitudine. La filiera del biologico ammicca ora verso un orizzonte ancora più affascinante, quello di essere trasformata in fattoria biodinamica.

“È un confronto aperto tra me, il nostro agronomo e Luigi. In famiglia e in azienda si discute molto su come intervenire in vigna e in cantina. Io ho davanti mio padre che seguiva le tradizioni e sono convinta che oggi il futuro debba cogliere quella parte di passato che si fa attuale diventando pertanto innovativo. L’impiego dei metodi che si avvicinano alla biodinamica è un’occasione in più che ha un’azienda piccola per proporre un’alternativa diversa rispetto alle grandi produzioni e permette di realizzare un vino affascinante che è la diretta espressione della terra in cui nasce”.

Piemonte

Piemonte

In tutto l’azienda conta 20 ettari di cui 13 vitati, circondati da boschi e siepi, posti ad oltre 450 metri di altitudine. La filiera del biologico ammicca ora verso un orizzonte ancora più affascinante, quello di essere trasformata in fattoria biodinamica.

“È un confronto aperto tra me, il nostro agronomo e Luigi. In famiglia e in azienda si discute molto su come intervenire in vigna e in cantina. Io ho davanti mio padre che seguiva le tradizioni e sono convinta che oggi il futuro debba cogliere quella parte di passato che si fa attuale diventando pertanto innovativo. L’impiego dei metodi che si avvicinano alla biodinamica è un’occasione in più che ha un’azienda piccola per proporre un’alternativa diversa rispetto alle grandi produzioni e permette di realizzare un vino affascinante che è la diretta espressione della terra in cui nasce”.

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